“Siamo tutti diversamente abili”
Tematica: Disabilità.
Partner: Coop Centro Italia sezione soci Bibbiena – Associazione Amicarete – Istituto Comprensivo “Tredici Aprile” di Soci – Istituto Comprensivo Statale di Poppi – Istituto Comprensivo “Guido Monaco” di Rassina.
Destinatari: Persone con disabilità (e loro famiglie) direttamente coinvolte nelle attività – Comunità casentinese – studenti delle scuole primarie di Soci, Serravalle, Poppi e Corsalone.
Finalità del progetto: Il progetto prevede tempi di realizzazione molto lunghi e quindi sarà composto da una serie di attività che proseguiranno nel corso dei prossimi anni.
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Il 23 luglio 2010 è stato promosso un incontro con le istituzioni, le associazioni di volontariato che operano nell’ambito della disabilità, ma soprattutto con le persone diversamente abili e le loro famiglie, per avviare una riflessione sulla sensibilità del territorio casentinese in merito all’argomento della disabilità. L’intento è aiutare a creare una consulta sulla disabilità composta da persone diversamente abili. Ai partecipanti è stato chiesto a seconda del ruolo rappresentato di contribuire al dibattito con idee e proposte evitando così sovrapposizione e dispendio inutile di energie.
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Sostenere un processo di interazione e crescita tra chi necessita e chi ha il dovere di dare; Aumentando un senso di fiducia generale in sé stessi e negli altri a livello umano, sociale e istituzionale.
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Sperimentare tecniche e strumenti che possano agevolare i diversamente abili nel gestire in autonomia la propria vita.
Fasi e Obiettivi:
· Consolidamento e ampliamento della “rete” di intervento composta da: ass. “Il Rifugio di Francesco”; ass. “Amicarete”; ass. “A.g.a.p.h.”; Centro “Tangram”, Centro “Pesciolino rosso”; villaggio “La Consolata”, centro socializzazione “L’Accordo”.
· Programmazione del calendario per stabilire gli incontri con la “rete” al fine di creare la CONSULTA.
· Individuazione di scuole dove attivare percorsi di sensibilizzazione sull’argomento della disabilità intesa come “diversabilità”.
· Monitoraggio e individuazione sul territorio di due (per iniziare) criticità legate alle barriere architettoniche.
· Collaborazione e informazione sull’andamento del progetto con i Comuni del Casentino, Provincia di Arezzo, Distretto Socio sanitario Casentino, confraternite di Misericordia.
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